Il codice Imei di un telefono è una sorta di Dna del dispositivo, o, usando un’altra metafora non meno pertinente, le sue impronte digitali, considerando che si tratta di un codice che identifica solo e soltanto un determinato smartphone.
È per questo che quando si subisce il furto di un cellulare, all’atto della denuncia, oltre a dichiarare il modello del cellulare e a fornire i propri documenti, bisognerebbe indicarlo. L’ideale sarebbe di poter fornire, all’agente che prende la nostra denuncia di smarrimento o furto, anche il codice “IMEI” che identifica il nostro device in maniera univoca.
Vediamo allora, seppur sinteticamente, come si presenta il codice Imei, ma soprattutto dove si trova, sia che si utilizzi un device Android piuttosto che siate proprietari di un melafonino.
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Che cos’è il codice Imei di uno smartphone e perché è importante
Il codice IMEI è un codice numerico che indica univocamente non solo i cellulari, ma anche un qualunque modem che faccia uso della tecnologia cellulare. Proprio per questo IMEI rappresenta l’acronimo di International Mobile Equipment Identity, ossia quel codice che convenzionalmente identifica singolarmente qualsiasi device.
Due sono sostanzialmente i formati che può assumere, essendo rappresentato da 15 o 16 cifre. Un gruppo nel quale, di norma, le prime 8 corrispondono all’identificativo della casa costruttrice, il numero serie di cellulare, ecc…
Così come i codici numerici di 16 cifre vedono le ultime 2, chiamate SV, identificare la versione del firmware.
Al di là della composizione e delle caratteristiche di un codice che, nel corso degli ultimi anni, ha cambiato modalità di realizzazione, è importante sottolineare di come si tratti di un codice diverso per ogni singolo apparecchio.
A cosa serve il codice IMEI
È per questo che, in caso di furto, l’ex proprietario può, comunicando l’accaduto al proprio operatore, far si che quest’ultimo inserisca l’Imei del device sottratto in una banca dati condivisa da tutti gli operatori, in modo da bloccare il funzionamento del cellulare una volta che tenti di agganciarsi alla rete. Questo, appunto, se l’IMEI è stato registrato in una sorta di black list. Allo stesso modo, in alcuni frangenti, sempre tramite IMEI le autorità possono procedere a localizzare il terminale rubato ed eventualmente, mettere in stato di ferma chi ne sia in possesso. .
Inoltre il codice IMEI potrà servirci anche in fase di acquisto dello smartphone, visto che, generalmente, alla garanzia si tende ad associare il codice IMEI. Lo stesso, inoltre, viene riportato nei documenti del contratto di telefonia mobile, in caso di acquisto dilazionato nel tempo. Non serve, al contrario, per eventuali portabilità del numero, visto che in questo caso al nuovo operatore servirà unicamente il seriale della Sim.
Conoscere il proprio IMEI è utile anche quando si debba aggiornare il software o il firmware del vostro smartphone, in quanto questo escluderà di poter distinguere, senza margini di errore, il modello in oggetto.
Riconoscimento talvolta che avviene automaticamente, ma che, in molti casi, invece, richiedere che l’utente operi la ricerca manualmente.
Come trovare il codice Imei del proprio smartphone
Un metodo universale, per scoprire il codice “IMEI”, è quello di digitare -nel dialer numerico – la stringa (senza virgolette) “*#06 #“.
Nel caso, invece, il nostro device sia uno smartphone animato da Android, possiamo reperire l’informazione necessitata grazie alle “Impostazioni“. Qui cerchiamo la sezione “Sistema” e, poi, “Informazioni sul dispositivo“. A questo punto, tra le varie voci, cerchiamo “Stato” e, finalmente, troveremo il codice “IMEI“.
E se il nostro, fosse un device della “mela morsicata”? In tal caso, nelle “Impostazioni” dovremmo cercare la voce “Generali” e, infine, la sottosezione “Info“: proprio qui, tra diverse altre informazioni, troveremo l’agognato IMEI.
Infine, sia su Playstore che sul market iOs , non mancano le app, spesso gratuite, in grado di aiutarci.
Trovato il codice, segniamocelo e teniamolo al sicuro…Sperando non debba mai servirci!
Se devi trovare le indicazioni dell’Imei per un iPhone, ecco la pagina dedicata sul sito Apple, clicca qui