Uno degli incubi peggiori, per chi lavora col computer, è quello di ritrovarsi col proprio terminale che non si avvia e avere, in tal modo, i propri dati in ostaggio di un sistema che, improvvisamente, fa i capricci.
Soprattutto quando parliamo di lavoro, ma potrebbe ugualmente essere un dramma quando si tratta di immagini del passato o ricordi dal valore inestimabile.
In questa guida faremo la conoscenza di un tool gratuito che risolve questi ed altri problemi, un buon…samaritano digitale!
Indice Guida Gratis:
Come recuperare i dati del Pc con un’app
Da un altro computer, funzionante, scarichiamo ed installiamo l’eseguibile di Paragon Rescue Kit 14: il tool è gratuito e richiede una semplice registrazione (anche con uno spambox…). Scegliamo che genere di disco di soccorso generare: se per sistemi a 32 o 64 bit. Flagghiamo l’advanced mode così da poter usare anche la scheda di rete per salvare i dati.
Stabiliamo l’ambiente nel quale si muoverà il recovery disk, un Windows semplificato o Linux: nel secondo caso avremo più strumenti a disposizione. Il passo successivo prevede la scelta del formato nel quale creare il supporto in questione: file iso da masterizzare o periferica usb auto-avviabile. Saltiamo le impostazioni di rete se non prevediamo di usarle e generiamo il recovery iso da masterizzare. Introducendolo nel Pc problematico ed avviando quest’ultimo dal combo DVD, potremo disporre di una vasta gamma di strumenti. Ad esempio, sarà possibile effettuare il backup, anche settore per settore, di un dato disco o di una particolare partizione: il backup sarà salvabile altrove, via rete, o anche in una partizione segreta (la “capsule”).
Potremo anche rimuovere le password di accesso a Windows e riuscire ad effettuare l’accesso al sistema del quale abbiamo scordato il log-in. Un altro tool integrato per entrare nel pc è quello che permette di risolvere gli svariati problemi legati al boot di Windows (MasterBootRecord, boot.ini…). Infine, ma non per importanza, la funzione che permette di salvare i dati dagli hard disk che hanno smesso di funzionare: il nome è eloquente “backup postmortem”. Sperando che non serva mai, ovviamente…