Andiamo oggi alla scoperta del Roscon de reyes (il Ciambellone dei Re) un dolce tipico della cultura e della storia culinaria spagnola, ma che ha seguito anche presso molta della popolazione di origine e lingua spagnola insediata in gran parte del resto del mondo, come per esempio il Centro e Sud America.
Il Roscon si mangia esclusivamente per l’Epifania, dalla cui tradizione cattolica dell’arrivo dei Re Magi prende anche il nome.
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Come si fa il Roscon de Reyes
La storia e la cultura
Occorre fare un passo indietro e cercare di capire che cosa è la festa dell’Epifania per la cultura spagnola, dove il cattolicesimo è saldamente radicato e la festa della presentazione di Gesù è anche più sentita del Natale.
La sera del 5 Gennaio in tutte le città della Spagna, anche in quelle piccole avvengono le Cabalgadas le “cavalcate” con cui i Magi giungono a visitare e portano i doni ai bambini (e non la Befana come da noi), come se ogni bambino fosse il Gesù bambino da omaggiare.
I Magi sono persone travestite, ma molto più spesso sono veri e propri grandi pupazzi rappresentanti i Magi, per cui è facile comprendere come la sera del festeggiamento si trasformi in una vera e propria sfilata di carri allegorici, molto partecipata, per le vie della città con il classico lancio di caramelle e dolcetti per tutti i tantissimi bambini che accorrono festanti.
E per celebrare la venuta dei Magi ad adorare il bambino Gesù viene cucinato, appunto il Roscon, un ciambellone di pasta soffice, ricoperto di frutta candita e tuorlo d’uovo sbattuto.
La particolarità del Roscon è che all’interno del suo impasto contiene anche una sorpresa, per portare fortuna e buon augurio a quello dei commensali che la troverà; ma contiene anche una fava che costringerà lo sfortunato che la trova a pagare l’intero Roscon.
Ma come si prepara?
Si prendono 400g di farina e li si dividono in due parti, una da 100 e una da 300g.
Si scioglie un cucchiaio di lievito di birra in 125g di latte, quando è sciolto vi si aggiungono 100g di farina e si mescola bene fino a ottenere una pasta soffice che va quindi lasciata riposare per un paio di ore rigorosamente coperta finché non ha raggiunto il doppio del suo volume.
Gli altri 300g di farina vanno miscelati con 3 uova intere, 125g di latte, 100g di burro, 100g di zucchero, un bicchierino d’acqua d’arancio e una scorza di limone fino a ottenere un impasto compatto e omogeneo.
A questo punto i due impasti vanno uniti e lasciati riposare, sempre coperti, per altre due ore.
Quindi tornare a impastare, ricordandosi di inserire la sorpresa e la fava per il piacere di qualcuno e il dispiacere di qualcun altro.
A questo punto, dopo aver creato con l’impasto una forma di ciambella riporla su di una teglia da forno previamente imburrata. Ricoprirla con la frutta candita (arance e ciliegie, soprattutto), spalmarla con il tuorlo d’uovo sbattuto, quindi farla cuocere in forno a 160° dove sarà pronta in una ventina di minuti.
E buon appetito!