Problema assai evidenziato dai consumatori è quello della tariffazione della bolletta telefonica ogni 28 giorni e non più con una cadenza mensile.
Problema di piccolo conto apparentemente! E, invece, la differenza c’è ed è tanta.
Recenti indagini parlano di un rincaro annuale di quasi il 9% per ogni singolo consumatore. Questo lascia intendere chiaramente che l’operatore telefonico non riceve più il pagamento di 12 mesi di servizio erogato, bensì le mensilità corrisposte sono in totale 13, con una praticamente regalata dal consumatore.
Questo è un disagio che da diversi mesi, se non addirittura anni, è stato lamentato ma neppure l’Antitrust, ricorrendo a pensati sanzioni economiche alle compagnie telefoniche furbette, purtroppo, è riuscito a fermare.
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Fine della tariffazione a 28 giorni: come porre fine al problema
Da qualche settimana, quindi, la Codacons ha comunicato che intenderà appoggiare tutti i consumatori stanchi della fatturazione della bolletta a 28 giorni.
Il principio, infatti, è il mancato rispetto della delibera 121/17/ CONS, dunque la Codacons sta mettendo a disposizione una serie di strumenti per procedere al reclamo o eventuale diffida, accompagnato dalla richiesta di rimborso di quanto versato illegittimamente alle compagnie telefoniche erogatrici del sevizio.
Come ottenere il rimborso
Una volta avviata la procedura, l’operatore avrà un termine di 30 giorni per fornire risposta favorevole o negativa al rimborso. Decorso il termine, sarà cura della Codacons mettere a disposizione un formulario Ug, già in parte precompilato. In questo modo si potrà accedere alla procedura di conciliazione presso i Codacons ed ottenere gli indennizzi automatici.