Il Ph di un terreno fa riferimento alla sua acidità oppure alla sua alcalinità. Stabilirne preventivamente la composizione è importante per evitare di bruciare le piante o piantare dei fiori o dei cespugli che siano poco adatti a quel tipo di terreno.
Se un terreno è particolarmente acido o alcalino, i batteri benefici presenti nello stesso possono diminuire, danneggiando in modo serio le radici.
Prima di piantare qualsiasi cosa bisogna quindi decidere di quale tipo di terreno necessiti, o eventualmente modificarne l’acidità o l’alcalinità. In questa guida vediamo allora eventualmente come aumentare l’alcalinità di un terreno o ridurla.
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Come aumentare l’alcalinità di un terreno?
Per aumentare l’alcalinità di un suolo è fondamentale prima di tutto, conoscere il Ph di partenza del terreno. Per scoprirlo è possibile utilizzare semplici kit fai da te di giardinaggio, solitamente abbastanza affidabili, da acquistare per pochi euro nei negozi specializzati.
Consideriamo che il Ph di partenza dovrebbe essere intorno al 7.0, quello che di solito ha ogni terreno neutro. Un terreno con un Ph più basso di questo valore si ritiene acido; uno con un Ph più alto si ritiene alcalino.
La modifica dell’alcalinità va eseguita almeno un mese prima che vengano piantati i cespugli, e poi il secondo ed il terzo trattamento avverranno successivamente. Spesso i terreni hanno bisogno di tempo per subire tali trasformazioni.
Strumenti per aumentare il PH di un terreno
Per aumentare il PH del suolo, e renderlo più alcalino, possiamo aggiungere della cenere di legna, oppure del carbonato di calcio. La cenere di legna va mischiata nel terreno in quantità abbondanti. Per quanto riguarda il carbonato di calcio, la preparazione va eseguita a seconda del tipo di terreno.
Tenendo presente che il terreno sabbioso necessita di minore quantità di carbonato e quello torboso di una quantità molto superiore, ne aggiungeremo rispettivamente:
120 grammi per un metro quadro di terreno sabbioso,
240 grammi per un metro quadro di terreno moderatamente argilloso
360 grammi per un metro quadro di terreno completamente argilloso
750 grammi per un metro quadro di terreno torboso
Soluzioni alcaline per aumentare il PH del terreno
Le soluzioni alcaline utilizzate per l’aumento del Ph sono di solito nelle formule NaOH ed Na2CO3, e servono anche all’estrazione dei cianuri presenti nel terreno, per rinvigorirne le proprietà nutritive.
Quando si esegue l’alcalinizzazione di un suolo, tuttavia, non si può pensare che questo sia pronto già dopo il primo o il secondo trattamento, perché spesso il terreno è poco ricettivo ed occorrono anni prima di ottenere il Ph desiderato.
La prova va fatta ripetendo più volte il test per verificare il livello di Ph raggiunto.
Può essere utile, nel frattempo, fertilizzare il terreno in modo organico con del compost (se vuoi suggerimenti su come ottenere un buon compost, leggi la nostra guida). Si tratta di una mistura ottenuta dalla decomposizione di diversi materiali organici, che si può anche preparare in casa davvero con poca spesa. Il vantaggio è che questa mistura protegge le radici e consente di apportare delle sostanze nutritive al terreno. Va sistemato disponendo sul suolo, già alcalinizzato, uno spessore di impasto che, abitualmente, va dai 5 agli 8 centimetri.
Come abbassare il Ph di un terreno
Di contro per abbassare il pH di un terreno, puoi seguire i seguenti metodi:
- Aggiungi sostanze acidificanti: Utilizza sostanze come lo zolfo elementare o i solfati di ferro per abbassare il pH del terreno alcalino. Questi composti possono essere applicati direttamente sul terreno seguendo le dosi raccomandate e distribuendoli in modo uniforme.
- Utilizza materiale organico acido: Aggiungi materiale organico acido come foglie in decomposizione, aghi di pino o torba al terreno. Questo materiale contribuirà ad abbassare gradualmente il pH. Assicurati di mescolarlo bene nel terreno per una distribuzione uniforme.
- Irriga con acqua acidificata: Puoi acidificare l’acqua di irrigazione aggiungendo aceto bianco o acido citrico diluiti. Irriga il terreno con questa acqua acidificata per aiutare a ridurre il pH nel tempo. Tuttavia, fai attenzione a non eccedere con l’acidificazione dell’acqua, poiché un pH troppo basso potrebbe danneggiare le piante.
- Monitora regolarmente il pH: Misura periodicamente il pH del terreno per controllare i progressi e apportare eventuali aggiustamenti. In base alla varietà di piante che coltivi e alle loro esigenze specifiche, potresti voler raggiungere un determinato intervallo di pH ideale.
È importante tenere presente che l’abbassamento del pH del terreno richiede tempo e costanza. È consigliabile fare un’analisi del terreno per ottenere una misurazione accurata del pH e consultare un esperto di giardinaggio o un agronomo per determinare le migliori pratiche e le dosi sp