Per entrare a far parte della Polizia di Stato le strade da percorrere sono due, da una parte il servizio volontario come ausiliare, mentre dall’altra studiare per il consorso pubblico, che a cadenza annuale, o nei tempi previsti dalla legge, viene indetto per arricchire il corpo della Polizia. Prima di poter partecipare al reclutamento volontario o ai concorsi bisogna avere i requisiti necessari per poter partecipare. Bisogna: avere almeno 18 anni fino ad un massimo di trenta, essere cittadini italiani e avere tutti i diritti politici, da non dimenticare sono anche le idoneità scolastiche minime richieste come la scuola secondaria, essere in uno stato di salute fisico e mentale idoneo da poter svolgere il lavoro per il quale si vuole partecipare al concorso e non avere condanne penali a proprio carico. Una volta risultati idonei, superati i controlli richiesti, si passa al passo successivo, presentando la domanda di partecipazione presso la Questura dell’area in cui si risiede. Oltre alla leva e alle scuole per ufficiali ci sono poi i concorsi. Una volta pubblicato il bando di selezione si può partecipare a patto che si abbiano i requisisti minimi richiesti. In linea di massima questi requisisti sono gli stessi della leva volontaria, sono poi delle Commissioni appositamente create dal Ministero di competenza che analizzano singolarmente le domande. Superato questo ostacolo si passa alla prova di esame vera e propria. La prova consiste in un esame scritto con domande sintetiche o a risposta multipla. Gli argomenti spaziano da quelli di cultura generale a quelli inerenti alla legge. Se si supera si deve effettuare in corso in una Scuola di polizia di 6 mesi. Il livello di difficoltà degli esami aumenta a seconda anche della carica a cui si aspira. Gli esami per gli agenti operativi hanno un carattere più generale rispetto a quelli per vice ispettore o commissario. Per le cariche di ispettore e commissario è necessario sostenere oltre a delle prove preliminari anche esami scritti e colloqui orali. Le prove orali vertono per gli allievi vice ispettore su diritto penale, amministrativo, costituzionale e sulla sicurezza pubblica. Una volta superate le prove con un punteggio adeguato si segue il corso in una Scuola di polizia per 12 mesi, successivamente si passa un altro periodo di 6 mesi in prova fino poi all’assegnazione di un incarico in una regione diversa da quella di residenza. per il concorso di vice commissario bisogna avere un titolo di laurea, preferibilmente in legge. Il corso vero e proprio dura poi due anni e si ottiene l’incarico solo se si supera la prova finale e di consegue l’idoneità per il tirocinio. Oltre all’area operativa si può entrare in polizia anche come tecnici, periti e medici della Polizia di stato. Un’altra area è quella dei gruppi sportivi e della banda musicale. Anche per questi altri ruoli bisogna rispondere a requisiti ben precisi. Entrare in polizia non richiede costi veri e propri se non quello per poter partecipare ai concorsi o acquistare i libri per studiare, i costi variano in base ai testi anche intorno ai 20-40 euro a salire.
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