LA VERA COTOLETTA ALLA MILANESE
La cotoletta alla milanese è un must della cucina lombarda. Con il trascorrere del tempo si modificano i gusti e le abitudini, cambiano gli chef e le preparazioni, ma questa semplice fettina di carne non perde mai il suo ruolo, nella tradizione culinaria così come nel cuore degli amanti della forchetta.
Croccante nella sua panatura e morbida all’interno, la cotoletta è decisamente la regina della gastronomia milanese. Accompagnata da una frittura di patatine o da una fresca insalata, rappresenta sempre una delizia per il palato.
Tradizionalmente preparata utilizzando del nodino di vitello dello spessore di circa 1,5-2 cm (molto meglio rispetto alla carne di pollo, maiale o tacchino) ed impanata con cura e grazia (meglio se utilizzando mollica di pane bianco secco setacciata), in ogni occasione la cotoletta garantisce un successo esagerato.
I nodini di carne vanno comunque puliti dal grasso e da eventuali nervature, e incisi leggermente per evitare che si pieghino in cottura. Successivamente uovo e pangrattato ed una lieve battitura daranno il tocco finale alla preparazione.
COME SI PREPARA
Ingredienti:
– Nodini di vitello 6-7;
– Uova intere 2;
– Mollica di pane bianco q.b.;
– Burro, sale e pepe;
– Prezzemolo e/o spicchi di limone per guarnire a piacere.
Immergere i nodini di vitello prima nell’uovo e poi nel pangrattato passato al setaccio.
Portare a temperatura il burro in una padella (meglio se antiaderente) fino a renderlo spumeggiante, quindi riporvi i nodini panati e cuocerli per una manciata di minuti, in base al loro spessore.
Una volta raggiunta la perfetta doratura di un lato, girarla dall’altro (aiutandosi con due forchette od una pinza da cucina) e portare a completamento la cottura.
Togliere le cotolette pronte dal fuoco, salarle leggermente e servirle all’istante. Da notare che che in alcune preparazioni, nell’uovo sbattuto viene messo del pepe (ma assolutamente non il sale, che va aggiunto solamente a fine cottura).
I contorni più indicati, come già detto, sono le patatine fritte o l’insalata. Ma non è male nemmeno la scelta di utilizzare patate arrosto, spadellate o al prezzemolo; oppure spinaci al burro, verdure bollite, cipolle agrodolci o carote.
L’abbinamento enologico prevede vino rosso, corposo e secco, come un Barbera dell’Oltrepò Pavese o un Barbaresco.
CONSIGLI
Fare attenzione a non bruciare il pane della panatura (cosa molto facile).
Nel caso avanzassero mollica e uovo, a preparazione delle cotolette ultimata farebbero un’ottima figura delle piccole praline di pane fritto (di veloce cottura), da adagiare nel piatto accanto o sopra la carne.