Come si potano le siepi? Teniamo conto che si tratta di un’operazione più difficile e impegnativa di quanto possa sembrare, nel senso che è opportuno tenere presenti le giuste nozioni e le competenze corrette. Le siepi, per prima cosa, dovrebbero essere potate e squadrate quasi ogni settimana: in questa maniera, infatti, si creano pochi danni alla pianta. Basti pensare che alcune specie, come per esempio i cupressus arizonica, sono quasi scomparse dal mercato a causa dei pochi interventi di potatura. Senza questa operazione, in pratica, le piante diventano più sensibili agli agenti atmosferici, oltre che disordinate. Possiamo potare una siepe in differenti modi, tenendola squadrata alla perfezione, un po’ più spontanea e libera oppure scegliendo una via di mezzo, come nella maggior parte dei giardini italiani. Nel caso in cui si opti per una soluzione formale, sarà opportuno ricorrere al filo, per poter seguire in altezza la linea di taglio. Così facendo, si riuscirà a evitare le onde, decisamente poco gradevoli dal punto di vista estetico, tipiche di chi non è molto esperto in giardinaggio. In presenza di un intervento fatto a macchina, i rami potati in maniera spartana devono essere ritoccati con le forbici, per evitare che compaiano, con tagli sfrangiati o mediante ferite, malattie pericolose. Il costo di manutenzione di una siepe non è basso. Entriamo, comunque, nel vivo, e vediamo cosa bisogna fare per potare la siepe in concreto. Avremo bisogno di due bastoncini, dei guanti da giardinaggio, delle cesoie e un rotolo di spago. Iniziamo legando a un bastone un capo dello spago, a un’altezza qualsiasi. Lo spago va tirato in orizzontale, fino a raggiungere un’estremità della siepe. Ora leghiamo alla stessa altezza, verificando che lo spago sia testo. Ora abbiamo una linea da seguire, e possiamo cominciare a potare seguendo lo spago. Per quanto riguarda il periodo migliore per potare le siepi, è all’inizio dell’autunno e nei mesi primaverili: in ogni caso, prima che arrivi il gelo. Ciò, naturalmente, solo nel caso in cui non abbiamo molto tempo, visto che, come abbiamo accennato all’inizio, in realtà le siepi dovrebbero essere potate almeno una volta ogni dieci giorni. Ricordiamoci, quando andiamo a potare una siepe come qualunque altra pianta, che essa risponde all’azione di potatura con getti tanto vigorosi quanto squilibrati e innaturali. Quando si pota, in effetti, viene alterata la dominanza apicale, vale a dire quel fenomeno che fa sì che le gemme più basse siano tenute in dormienza parziale, a favore delle gemme più in alto. Nel momento in cui si pota la pianta, le gemme più in alto spariscono, e di conseguenza l’inibizione delle gemme situate più in basso si blocca.
Insomma, concludiamo mettendo in evidenza che potare le siepi non è difficile, ma bisogna comunque prestare attenzione a come ci si muove. In particolare, teniamo conto della necessità di eseguire tale operazione con una certa frequenza: dopodiché, armiamoci di cesoie, guanti da giardinaggio ed eventualmente una scala – per le siepi particolarmente alte – e mettiamoci a lavorare con impegno.
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