Con l’arrivo del Natale e delle festività correlate, tutti quanti abbiamo il piacere di addobbare il nostro Albero di Natale e di costruire il nostro presepe. La tradizione vuole che le origini del presepe, risalgano al 1223, anno in cui a Greccio (Lazio), venne organizzato da Francesco D’Assisi, un presepe con personaggi viventi. In poche parole, quindi, il presepe vivente nacque prima di quello con le statuine. Presepe vivente che oggi, come nel 1223, consisteva in una suggestiva rappresentazione della nascita di Gesù.
L’organizzazione di un presepe vivente è una tradizione affascinante e coinvolgente durante la stagione natalizia. Creare un presepe vivente ti permette di rievocare la storia della natività in modo tangibile e coinvolgente, coinvolgendo la comunità e regalando momenti di magia natalizia.
In questo articolo, esploreremo i passaggi essenziali per organizzare un presepe vivente indimenticabile, dalla scelta delle location alle considerazioni sugli attori e sui costumi. Scoprirai come portare la bellezza della natività nella tua comunità e creare un’esperienza natalizia memorabile per tutti.
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Come organizzare e fare un Presepe vivente
Se l’esigenza è quella di creare un presepe vivente, la prima cosa da fare è cercare una scenografia adatta, che possa rispettare il Natale e la Nascita di Gesù Bambino.
I presepi viventi vengono spesso organizzati sia nei quartieri delle città sia nei paesi o nei borghi e necessitano di diversi figuranti, i quali sono di solito gli stessi abitanti della città o del paese.
Non sarà quindi difficile trovare gli “attori”, infatti basterà un semplice ma efficace passaparola o sarà sufficiente apporre qualche cartello in determinati punti strategici, come l’ingresso di una Chiesa e le vetrine dei negozi. Anche se l’ambientazione non deve necessariamente essere del tutto fedele a quella dell’epoca della nascita di Gesù. Spesso, infatti, con il presepe vivente, si cerca di cogliere l’occasione per mostrare le antiche usanze e gli antichi mestieri di quei luoghi e di quell’epoca, che purtroppo oggi sono ormai in via di scomparsa; come non è raro che questa rappresentazione divenga anche un’occasione per ambientare la Natività all’interno del contesto paesaggistico e dei costumi locali.
Sarà dunque necessario allestire alcune botteghe, ad esempio, quella del fabbro, del falegname, del fornaio e della tessitrice. Esse potranno essere create con l’aiuto di strutture semplici e poco costose, utilizzando materiali come cartone, vecchi teloni e iuta; si cercherà poi di recuperare, naturalmente in prestito, vecchi attrezzi e arnesi da lavoro che a volte si trovano ancora conservati in solai o cantine…oppure, se necessario, si potranno costruire in cartone, dipingendoli con colori economici e di semplice utilizzo come pennarelli o tempere.
Nelle zone di campagna, non è raro avere come partecipanti alla rappresentazione anche il bue e l’asinello, cosa alquanto difficile e rara nei presepi di città. Per quanto riguarda la grotta, si potrà costruire utilizzando piani di legno in compensato rivestiti con iuta e il pavimento sarà in paglia: se avremo fortuna, potremo trovarla presso qualche fattoria, in caso contrario andrà bene anche quella finta. I figuranti potranno provvedere a cucire il proprio abito ed il loro copricapo, procurandosi degli scampoli di stoffa con i tipici colori dei vestiti dell’antica Palestina: sceglieranno quindi tessuti rigati, rossi, marroni, azzurri e bianchi; le cinture saranno in corda.
Ovviamente la rappresentazione (meglio se preceduta da alcune prove) dovrà anche coinvolgere i rappresentanti della Chiesa del luogo e, comunque, prevedere le prescritte misure di sicurezza, come soccorritori di primo soccorso, per garantire che tutto si svolga senza intoppi. Evento destinato a raccogliere maggiore successo, quando anche in grado di coinvolgere il pubblico, consentendo allo stesso di interagire con gli attori o di seguire la scena da vicino.
Di che colore deve essere l’abito di Maria?
L’abito di Maria sarà bianco ed avrà un manto celeste che le coprirà anche il capo, Giuseppe indosserà una tunica color arancione e marrone con un copricapo, mentre il Bambino Gesù sarà avvolto in un caldo e soffice panno bianco. Si dovrà inoltre provvedere alla preparazione dei doni che i figuranti dovranno offrire, disponendo in cesti di vimini, vari tipi di frutta, datteri, legumi secchi e focacce.
La presenza di una zampogna renderebbe sicuramente speciale e magica la notte di Natale, ma non sempre è possibile trovare uno zampognaro disponibile: si potrà dunque posizionare un buon impianto stereo e diffondere quindi le note delle tipiche musiche natalizie. Una sapiente e moderata disposizione di luci, renderà sicuramente suggestiva ed emozionante l’intera animazione, ma senza esagerare con la luminosità: non si dovrà ottenere l’effetto di uno sfavillante spettacolo teatrale ma si rappresenterà la nascita di Gesù, avvenuta tra gente di tradizioni semplici e povertà.
I migliori presepi viventi in Italia
In Italia, durante il periodo natalizio sono presenti centinaia di rappresentazioni dal vivo della Natalità. Ognuna con le sue caratteristiche, proprie scenografie e tradizioni, ma tutte accomunate da una stessa straordinaria passione per la nascita di nostro Signore.
Una tradizione particolarmente forte e radicata, un po’ in ogni Regione, tale da rendere possibile a ciascuno, indipendentemente dal luogo in cui viva, trovare a pochi kilometri l’occasione per una celebrazione diversa dal solito, ma non meno spirituale. Tra i tanti luoghi che meriterebbero una citazione, ecco alcuni dei migliori presepi viventi in Italia, noti per la loro autenticità e bellezza:
- Greccio (Rieti, Lazio): Il luogo in cui San Francesco d’Assisi allestì il primo presepe vivente nel 1223 è ancora oggi una destinazione speciale per i pellegrini. Il presepe vivente di Greccio offre una rappresentazione fedele della scena della natività e richiama migliaia di visitatori ogni anno.
- Pietrelcina (Benevento, Campania): Il paese natale di San Pio da Pietrelcina è famoso per il suo presepe vivente, che vede la partecipazione attiva dei residenti. La scenografia ricrea il villaggio di Betlemme in modo realistico.
- Montepulciano (Siena, Toscana): Il presepe vivente di Montepulciano è uno dei più antichi e suggestivi d’Italia. Si svolge nelle pittoresche vie del centro storico, con partecipanti in costume d’epoca e animali vivi.
- Corciano (Perugia, Umbria): Il presepe vivente di Corciano è noto per la sua scenografia accurata e la partecipazione entusiasta della comunità. Offre una rappresentazione coinvolgente della natività all’interno delle mura medievali del paese.
- Matera (Basilicata): La città dei Sassi, famosa per i suoi antichi insediamenti rupestri, offre uno spettacolare presepe vivente all’aperto che sfrutta il paesaggio unico di Matera come sfondo.
- Vetralla (Viterbo, Lazio): Il presepe vivente di Vetralla è uno dei più grandi d’Italia e coinvolge centinaia di partecipanti. La scenografia riproduce fedelmente il paesaggio palestinese.
- Bagnoregio (Viterbo, Lazio): Questo piccolo borgo medievale offre un presepe vivente suggestivo che si svolge tra le antiche vie del centro storico, con costumi e scenografie d’epoca.
- Custonaci (Trapani, Sicilia): La rappresentazione del presepe vivente a Custonaci è rinomata per la sua autenticità e si svolge in una grotta naturale sulla costa siciliana.
- Manarola (La Spezia, Liguria): Nel suggestivo contesto delle Cinque Terre, Manarola offre un presepe vivente unico con la scogliera e il mare come sfondo.
- Radicofani (Siena, Toscana): Il presepe vivente di Radicofani si svolge nelle vie medievali del paese e offre una rappresentazione toccante della nascita di Gesù.
Questi sono solo alcuni dei numerosi presepi viventi straordinari che si possono trovare in Italia. Ogni rappresentazione offre un’esperienza speciale per immergersi nel significato del Natale e nella tradizione religiosa del paese. Se visiti l’Italia durante le festività natalizie, considera di partecipare a uno di questi spettacoli unici.